La fascia è il tessuto connettivo, una struttura complessa e vitale
La fascia influenza la trasmissione della forza attraverso il sistema miofasciale, permette il mantenimento degli organi nella propria sede. Mantiene inoltre la postura e può influenzare lo stato emotivo. Il continuum fasciale ha una moltitudine di recettori, terminazioni nervose. Grazie a questi recettori nervosi può influenzare lo stato di salute, alterando l’ambiente a livello meccanico e metabolico. Può causare il dolore e l’infiammazione.
“Non abbiamo a che fare solo con un tessuto, ma con consapevolezza”.
Il tessuto fasciale ha memoria, al fine di adattarsi meglio, e consapevolezza. Ha la capacità di preparare le cellule in presenza di un fattore di stress (interno o esterno), attraverso mezzi di comunicazione vari ed estremamente rapidi.
Il tessuto fasciale è una rete interconnessa con altre reti (collagene, cellule, citoscheletro, filamenti proteici) e immersa in liquidi (sangue e linfa, matrice extracellulare, liquidi cellulari). Possiamo definire il tessuto fasciale un “reticolato”. Infatti viene paragonato a un complesso biotensegretivo, un termine che deriva da un concetto di architettura (tensegrity).
La teoria del continuum fasciale come una struttura tensegretiva, in quanto non completamente supportata da prove scientifiche, puó essere integrata da un nuova visione dove si puó invece parlare della tensegrità dei liquidi in un contesto solido.
Riassunto da “The Fascial Breath”, Bordoni B, Simonelli M, Morabito B