La connessione tra occlusione e posturologia è già stata trattata largamente come uno dei meccanismi di compenso per mantenere l’omeostasi a livello neuromuscolare.
Non sempre l’aspetto biomeccanico è il centro della soluzione. Non esistono infatti
protocolli per il riequilibrio.
La lingua può essere considerata come il prolungamento cefalico della colonna
vertebrale. L’embriologia spiega le connessioni tra nervo ipoglosso e plesso
cervicale e la loro sinergia funzionale.
Durante la deglutizione l’osso ioide, come fulcro fisso da cui parte il movimento,
non fa attivare la muscolatura cervicale.
Quando la deglutizione non è corretta, inizialmente potrebbe incrementarsi la
lordosi cervicale (C0-C1-C2) .
Si verificano delle compensazioni a catena che invece riducono la lordosi cervicale
C3-C4 e aumento del lavoro della muscolatura cervicale, che possono portare a cervicalgie e cefalee muscolo-tensive.
Ogni disfunzione del plesso cervicale può stimolare gangli del nervo vago e può
scaricarsi sul nervo frenico, portando ad una disfunzione della respirazione
diaframmatica. E potrebbero esserci influenze sull’assetto delle vertebre toraciche e lombari e psosas.
E’ importante quindi la possibilità di intergrazione neuromuscolo-schelettrica
attraverso la biodinamica craniosacrale per ricconnettersi ad una deglutizione
equilibrata e armoniosa con tutto l’essere.