Durante la seduta di craniosacrale biodinamico si possono sperimentare stati di rilassamento, sensazioni di galleggiamento e veri e propri stati di completa fusione tra l’operatore e la persona
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La tecnica craniosacrale si è sviluppata dalla scoperta di G. Sutherland che scoprì il movimento delle ossa craniche. Infatti si soffermò ad osservare il movimento delle ossa temporali si muovono come delle vere e proprie branchie di pesce.
Fece dei veri e propri esperimenti su sé stesso per verificare il movimento delle ossa craniche e ne constatò la veridicità, arricchendo la visione osteopatica a quel tempo in evoluzione.
Più tardi altri osteopati quali Micheal Kern, Micheal Shea, Franklin Sills, portarono avanti l’approccio biodinamico, una specializzazione del craniosacrale, che ascolta la marea media, la marea lunga, e la quiete dinamica.
Grazie all’ascolto più sottile del movimento del liquor (il liquido cerebrospinale) che veicola il Respiro di Vita si possono stimolare le risorse intrinseche del sistema craniosacrale portando la persona a ritrovare l’equilibrio, l’allineamento, i ritmi naturali del sistema craniosacrale e dell’organismo in generale.
Durante la seduta di craniosacrale biodinamico si possono sperimentare stati di rilassamento, sensazioni di galleggiamento e veri e propri stati di completa fusione tra l’operatore e la persona stimolando cosi la manifestazione delle memorie cellulari e dei tessuti che portano alla luce emozioni, ricordi, sensazioni fisiche.
Queste memorie, che fanno parte del vissuto individuale, portano in sé diverse informazioni fisiche e sottili correlate tra loro e chiedono di esprimersi, manifestarsi per concludere il loro movimento, risolvendo così quella specifica dinamica che porterà benessere fisico, emotivo, mentale alla persona.
Possono emergere cosi momenti della vita embrionale, della nascita e dei primi anni di vita, che sappiamo, determinano gli schemi del sistema a livello cellulare e psicoemotivo.
L’operatore senza prendersi carico della dinamica del cliente permette di far emergere tutto ciò e può stimolare le memorie dei tre foglietti embrionali in maniera tale da permettere al sistema craniosacrale di riconnettersi alle risorse vitali dell’origine del sistema stesso.
L‘approccio è orientato a stimolare le risorse della persona, restituendo una maggiore sicurezza e sostegno nella vita.
Con i bambini l’approccio biodinamico permette l’espressione dei processi non completati della nascita e dei possibili disagi che essi vivono. Già dal primo mese di vita si possono facilitare i ritmi naturali e uno stato di rilassamento. In generale è di supporto in tutte le fasi di crescita. E’ molto utile nei bambini che manifestano: disagi relazionali, difficoltà di adattamento (famiglia, scuola), difficoltà di apprendimento.
L’accompagnamento con la biodinamica craniosacrale in gravidanza può favorire le condizioni generali durante la gestazione e il parto.